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Raddoppio delle presenze totali (e più che raddoppiate quelle estere) per K.EY, la manifestazione italiana per le energie rinnovabili e l´efficienza energetica, punto di riferimento in Italia, Africa e bacino del Mediterraneo, a cui ha partecipato anche Raptech con la presenza del nostro CEO e Cofounder Marco Berliocchi.

L´evento si è svolto per la prima volta senza la contemporaneità di Ecomondo, K.EY . The Energy Transition Expo ha superato le attese, raccogliendo numerosissime adesioni a livello nazionale, europeo ed extraeuropeo e confermando non solo come in questo settore il made in Italy sia all´avanguardia, ma anche come il nostro paese sia fortemente attrattivo per i produttori esteri.

In fiera erano presenti oltre 600 brand, di cui circa il 28% estero, con i principali leader di mercato di tutti i settori e un significativo ampliamento delle filiere. Oltre 300 i buyers stranieri presenti – provenienti da Nord Africa, Africa subsahariana, Europa, Est Europa, Balcani, Asia, Medio Oriente e America Latina – grazie al supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di ICE Agenzia, con oltre 23 Associazioni internazionali.

Grazie al palinsesto molto ricco di ospiti, dibattiti ed espositori, K.EY è stata un’opportunità formativa e di aggiornamento professionale per tutti ma anche un’occasione per rimanere costantemente informati su ultime tecnologie, aspetti legislativi, trend di sviluppo, nuovi mercati emergenti e su tutte le novità dal mondo dell’energia e delle rinnovabili.

Agli update sul versante tecnologico sono stati dedicati diversi appuntamenti del ForumTech 2023, organizzato da Italia Solare in contemporanea con K.EY. Si è andati da una discussione sulle configurazioni dei sistemi di accumulo nei vari segmenti di mercato alle novità in materia di pulizia dei pannelli, utilizzo dei droni, componentistica, digital tools e advanced analytics, all’analisi del ciclo di vita dei moduli fotovoltaici.

K.EY ha dato poi spazio a prodotti e tecnologie dei settori solare, fotovoltaico e storage a SEC, Solar Exhibition and Conference, per l´eolico a WEM, Wind Expo for Med e per tecnologie e progetti per la produzione e stoccaggio di idrogeno a Hye,  efficienza energetica e storage in ambito industriale e nel building, con tecnologie e servizi a disposizione delle aziende per ottimizzare i propri consumi energetici e ridurre il carbon footprint nell´area trasversale EFFI – Energy Efficiency Expo. E ancora, eME, e-Mobility Expo e Sustainable City dedicate rispettivamente alla mobilità elettrica e sostenibile, dalle infrastrutture di ricarica ai servizi di mobilità interconnessa, e alla smart city. E nell´attualissimo Sustainable Building District, focus sull´edilizia sostenibile, in collaborazione con il main partner Green Building Council Italia.

Alla rivoluzione delle Comunità Energetiche sono stati dedicati diversi appuntamenti, tra cui un incontro per approfondire il ruolo che le ESCo (Energy Service Company) possono ricoprire nelle fasi di promozione, sviluppo, finanziamento e gestione delle diverse iniziative di generazione distribuita e un punto della situazione sugli aspetti normativi, in rapido cambiamento negli ultimi anni e mesi man mano che l’Italia ha recepito le direttive Ue di riferimento e si sono sviluppati i primi progetti concreti.

Ad EdizioniAmbiente è infine stata affidata la cura di Salotto Solare, un momento di discussione su diversi modi di affrontare l’energia in 5 tappe con altrettante presentazioni di libri. Mercoledì 22 Marco Gisotti ha presentato Ecovisioni e Livio De Santoli Energia per la gente. Giovedì 23 Stefano Belletti ha presentato Verde & Digitale e Gianluca Ruggieri Che cos’è la transizione ecologica. Infine, venerdì 24 Gianni Silvestrini ha presentato il suo Che cosa è l’energia rinnovabile, vincitore del Premio Demetra 2022 per la letteratura ambientale.

CONVEGNI E SUMMIT, RETE DI NETWORKING
K.EY ha favorito una costante interlocuzione con le istituzioni e connettendo fra loro i key player del settore, grazie ad un ricco palinsesto di eventi e convegni internazionali definiti dal Comitato tecnico Scientifico di K.EY presieduto dal prof. Gianni Silvestrini.

Per la prima volta, si è tenuto il K.EY ENERGY SUMMIT, Stati Generali delle Fonti Rinnovabili, un momento di confronto pubblico promosso da ANEV, Elettricità Futura, ITALIA SOLARE, Consorzio Italiano Biogas, Federidroelettrica, ANIE Rinnovabili, Assoidroelettrica e Coordinamento FREE per sottoporre al Governo proposte organiche e coordinate, che hanno raccolto la disponibilità del Viceministro del MASE Vannia Gava.


Una seconda, ma non meno importante novità, è stata rappresentata dalla presentazione del 1° Rapporto sulla geografia produttiva delle rinnovabili in Italia, promosso e realizzato da Fondazione Symbola e Italian Exhibition Group, in collaborazione con le principali Associazioni di categoria del comparto, per ricostruire, insieme ai più importati player italiani del mercato, le caratteristiche e la distribuzione territoriale e settoriale delle imprese della filiera delle energie rinnovabili.

In concomitanza con K.EY anche The European Exhibition of Electrical power System, la manifestazione europea dedicata all´intero ecosistema della generazione, distribuzione, sicurezza ed automazione elettrica, organizzata da Italian Exhibition Group in collaborazione con l´Associazione Generazione Distribuita, Motori, Componenti, Gruppi Elettrogeni federata ANIMA Confindustria.

K.EY tornerà alla fiera di Rimini di Italian Exhibition Group dal 28 febbraio al 1 marzo 2024. Per il mondo della sostenibilità, prossimi appuntamenti IEG a CDEPE (Chengdu, Cina, 30 marzo – 1 aprile), Ecomondo Mexico (Guadalajara, Messico, 26 aprile – 28 aprile) e quindi con Ecomondo, dal 7 al 10 novembre prossimi, alla Fiera di Rimini.

Nei prossimi decenni, le tecnologie digitali renderanno i sistemi energetici di tutto il mondo più connessi, intelligenti, efficienti, affidabili e sostenibili. Gli straordinari progressi nei dati, nell’analisi e nella connettività stanno abilitando una gamma di nuove applicazioni digitali come elettrodomestici intelligenti, mobilità condivisa e Internet of Things. I sistemi energetici digitalizzati in futuro potrebbero essere in grado di identificare chi ha bisogno di energia e fornirla al momento giusto, nel posto giusto e al minor costo. Ma fare tutto bene non sarà facile.

Alcuni degli ostacoli più rilevanti incontrati dalle aziende del settore sono:

  • Dati energetici geograficamente dispersi: si perde l’opportunità di sfruttarli in modo significativo.
  • Mancanza di una piattaforma integrata: impedisce agli operatori del settore di prendere decisioni informate, lasciando i dati isolati e non verificati sul mercato.
  • Impossibilità di tenere traccia delle risorse: dai modelli storici alle tendenze della domanda e dell’offerta, il monitoraggio è necessario per ottimizzare la fornitura di energia pulita.
  • Mancanza di obiettivi chiari e tracciabili: l’assenza di una tabella di marcia verso l’adozione di nuove tecnologie e di un piano d’azione impedisce il progresso verso l’efficienza energetica.

E’ quanto emerge dal primo Osservatorio Raptech sulla Digitalizzazione nell’Energia.

Raptech (https://www.raptech.it/) è un’azienda operante nel mercato delle Energie Rinnovabili da oltre 15 anni, offrendo tecnologia, sistemi di monitoraggio e di asset management per impianti fotovoltaici.

L’Osservatorio è il frutto della posizione particolare di Raptech nel mercato italiano, con un’ampia presenza e quota di clienti nella produzione complessiva degli impianti fotovoltaici in Italia, con un focus negli impianti di dimensioni maggiori.

Grazie alla Digital Transformation in ambito Energetico è possibile aumentare l’efficienza nella gestione degli asset fotovoltaici. L’asset management può richiedere infatti una serie di operazioni ripetitive che, se automatizzate, possono portare ad uno sbalorditivo miglioramento sia in termini di tempo che di qualità dei risultati.

A questo proposito, Raptech ha lanciato da tempo sul mercato la piattaforma proprietaria R-Cloud, uno strumento Web di raccolta e aggregazione dati, che effettua letture giornaliere della “curva di carico” e di tutti i registri disponibili tramite i modem GSE, con valori di produzione su base quarto d’ora, confronto automatico con il Portale Enel Distribuzione,  controllo automatico dei pagamenti del GSE e dei dati di vendita dell’energia.

Per Ore equivalenti di utilizzazione si intende il rapporto tra la produzione e la potenza (kWh/kW) e dalla Ricerca emerge che gli impianti che utilizzano R-Cloud hanno in media il 25% in più di ore equivalenti di utilizzazione, e quindi una produttività più alta rispetto a quelli della stessa classe di potenza a livello nazionale. Il dato emerge dal confronto tra l’Osservatorio Raptech sui propri clienti e i dati a livello complessivo italiano del Rapporto Statistico Solare Fotovoltaico del GSE sulle Ore equivalenti.

“L’analisi dei dati in nostro possesso – spiega Marco Berliocchi, CEO e Cofounder di Raptech – ci ha permesso di quantificare il beneficio reale derivante dall’utilizzo di strumenti informatici in termini di maggiore produzione di energia. Gli impianti in nostra gestione, infatti, hanno mostrato un incremento sostanziale della produttività e un aumento dei ricavi derivanti dagli incentivi e dalla vendita dell’energia.”

Per restare al passo con i tempi, e per incontrare clienti e stakeholder, Raptech sarà presente il 22 Marzo a Rimini con il CEO e Cofounder Marco Berliocchi: scrivici per prenotare un appuntamento.

Nel 2030 il 72% della produzione di elettricità dovrà provenire da fonti rinnovabili. K.EY raccoglie la sfida e, alla sua prima edizione dal 22 al 24 marzo 2023 a Rimini, raccoglierà il testimone da Key Energy, che si sta trasformando in un evento autonomo, con un nuovo format, un nuovo posizionamento e un nuovo periodo dell’anno.

K.EY offre una vetrina completa per la tecnologia, le soluzioni integrate e i servizi che possono guidare la transizione energetica verso un’economia a emissioni zero. È anche un hub culturale, scientifico e tecnico e un catalizzatore di comunità in grado di connettere stakeholder, attori e leader nel settore delle energie rinnovabili, dando loro l’opportunità di confrontarsi: non solo una piattaforma di business, ma anche e soprattutto un’opportunità per la formazione e l’informazione sul tema dell’energia e sull’accelerazione del processo di transizione energetica già in atto.

[dal nostro ultimo comunicato stampa]

Nei primi 9 mesi del 2022 il fotovoltaico italiano fa registrare numeri record: sono 12 mila i nuovi impianti, per un totale di 1.6 GW, una vivacità che non si riscontrava dal 2013, ai tempi dell’ultimo Conto Energia. Lo rivela l’ultimo Outlook statistico del GSE (InFotovoltaico), che afferma anche che al 30 settembre risultano in esercizio 1.140.000 impianti, + 12% rispetto alla fine del 2021.

Poco meno della metà degli impianti appartiene al settore industriale (con il 51% di potenza installata complessiva), seguono terziario (20%), residenziale (18%) e agricoltura (11%). Il 35% degli impianti sono a terra (con 15.800 ettari di superficie occupata) mentre il 65% su edifici, tetti, coperture, etc…

La crescita che segue otto anni di relativa stabilità del comparto, interessa tutte le classi dimensionali degli impianti, tutte le regioni e le principali città del Paese: tra queste, Il Piemonte è la regione che produce più elettricità dal fotovoltaico, seguita da Lombardia e Veneto, lo conferma la ricerca dell’Associazione dei Consumatori e Produttori di Energie Rinnovabili (Aceper).

Tra le province spicca Lecce con una performance di 1.100 ore di funzionamento, per una media di 4 ore/giorno.

Esistono però anche sfide e problematiche specifiche, soprattutto per i proprietari di impianti fotovoltaici ed operatori del settore: lo rivela una ricerca di Raptech (https://www.raptech.it/), azienda operante nel mercato delle Energie Rinnovabili da oltre 15 anni, offrendo tecnologia, supporto tecnico informatico, sistemi di monitoraggio e di asset management per impianti.

Grazie alla trasformazione digitale dell’energia è possibile aumentare l’efficienza nella gestione degli asset fotovoltaici. L’asset management può richiedere una serie di operazioni ripetitive che, se automatizzate, possono portare ad uno sbalorditivo miglioramento sia in termini di tempo che di qualità dei risultati. Dalla ricerca Raptech è stata misurata una riduzione del tempo impiegato che va dall’80% al 95% per questo tipo di attività. Questa maggiore efficienza si traduce anche in una riduzione pressoché totale degli squilibri di cassa dovuti a problematiche sull’erogazione dei contributi o della vendita dell’energia.

Per questo l’azienda ha lanciato da tempo sul mercato Remote Meter Reading, strumento web basato sulla piattaforma proprietaria R-Cloud, con accesso online a tutti i dati e possibilità di download in formato standard, che effettua letture giornaliere della “curva di carico” e di tutti i registri disponibili tramite i modem GSE, con valori di produzione su base quarto d’ora, confronto automatico con il Portale Enel Distribuzione e controllo automatico dei pagamenti del GSE.

“La digitalizzazione dell’energia – conferma Marco Berliocchi, CEO e Cofounder di Raptech – è un passo importante verso la transizione energetica oltre che uno strumento indispensabile per aumentare l’efficienza delle aziende produttrici”.

Raptech è uno dei partner di Trust-PV, progetto di ricerca quadriennale finanziato con oltre 12 milioni di euro dal programma Horizon 2020 dell’Unione Europea. TRUST-PV migliorerà le prestazioni e l’affidabilità degli impianti fotovoltaici sostenendo lo sviluppo di componenti e soluzioni fotovoltaiche compatibili con le attività di O&M e grid-friendly, in ampi portafogli di impianti distribuiti e di impianti su scala industriale.

Nell’ambito del progetto, Raptech ha partecipato a Solar Quality Summit Europe a Barcellona (24-25 gennaio), che ha riunito tutte le parti interessate nella gestione della qualità solare, inclusi investitori, fornitori di servizi e fornitori di tecnologia, per fornire loro una panoramica degli ultimi sviluppi del mercato, condividendo le migliori pratiche in EPC, O&M e Asset Management, esplorando le sfide, e scoprire tecnologie e tendenze emergenti.

Qui di seguito riportiamo informazioni, dati e considerazioni emerse nella due giorni di conferenze.

Qualità Vs quantità: superare l’approccio binario

Il mercato europeo è in forte espansione, è un mercato maturo che richiede qualità e una crescita così rapida rappresenta certamente una sfida. La qualità non va inquadrata in un contesto manicheo e binario in contrasto con la “quantità”.

Vediamo come.

Non servono solo competenze tecniche, non solo ingegneri ma anche competenze finanziarie e digitali per contribuire alla transizione energetica, ma esiste una carenza di base per contrastare la quale abbiamo bisogno anche di persone provenienti da altri settori senza esperienza solare da formare all’interno delle aziende.

Per quanto concerne il tema della carenza di componenti, è evidente che oggi per alcuni componenti bisogna aspettare fino a un anno; una grande percentuale della produzione di moduli in Cina è stato ritardato; Il problema COVID ha ritardato molti progetti; Gli Stati Uniti hanno bandito Huawei, il più grande produttore di inverter, e questo è un altro problema. L’attenta gestione dell’approvvigionamento è diventato quindi cruciale dal punto di vista dello sviluppo e della costruzione.

Tutti gli attori sono concordi nel sostenere che fare qualità ha un costo marginale non elevato. L’importante è guardare all’ecosistema solare in modo completo e non solo a una piccola parte della catena del valore, così facendo la qualità non presenterà costi così elevati.

I mercati europei a più alto potenziale

Grazie ai dati di Solar Power Europe è stato possibile anche fare una panoramica sui potenziali di crescita dei vari paesi europei.

Con 41,4 GW installati nell’UE nel 2022, questo segna il miglior anno in ambito energia solare nella storia europea fino ad ora, il 47% in più rispetto ai 28,1 GW installati nel 2021, quando è stato battuto un record vecchio di dieci anni.

Come l’anno precedente, la Germania è ancora il più grande mercato solare d’Europa nel 2022. Tra i primi 10 ci sono 2 nuovi arrivati (Portogallo e Svezia).

Nel 2022, il parco di generazione di energia solare dell’UE è aumentato del 25% a 208,9 GW, dai 167,5 GW del 2021.

Quando si tratta di energia solare pro capite, i Paesi Bassi sono al top in Europa davanti a Germania e Danimarca.

I prossimi 4 anni, fino al 2026, vedranno un’ulteriore forte crescita, con un mercato solare annuo di quasi 54 GW già nel 2023 e raggiungeranno gli 85 GW nel 2026 (EU27 Annual solar PV Market Scenarios 2023-2026).

La maggiore crescita nei prossimi anni si vedrà nei mercati emergenti dell’UE mentre la Germania raggiungerà per la prima volta un livello di GW a due cifre nel 2023 e quasi raddoppierà le installazioni fino a circa 20 GW nel 2026.

Il solare su larga scala rimarrà il principale driver per il solare in Spagna, ma anche il segmento dell’installato sui tetti avrà una quota di mercato considerevole.

Il mercato solare italiano si sta espandendo principalmente grazie agli incentivi fiscali per il segmento dei tetti, che dovrebbe essere la base principale per la crescita del solare.

Mentre le complicate normative hanno rallentato il solare in Francia, si prevede che diverse misure legislative porteranno a tassi di crescita annua a 2 cifre nei prossimi anni.

Tre quarti degli Stati membri dell’UE avranno già raggiunto l’obiettivo solare del Piano nazionale per l’energia per il clima (PNEC) del 2030 entro il 2025. Si prevede che l’energia solare totale dell’UE aumenterà da 209 GW installati oggi a 399 GW nel 2025 e 920 GW nel 2030.

Il mercato delle tecnologie pulite entro il 2030 varrà 650 miliardi di euro (IEA).

Exxon - raptech.it

Gli analisti di Exxon hanno previsto con precisione il riscaldamento globale dovuto all’uso di combustibili fossili negli anni ’70, ma hanno negato pubblicamente la possibilità di un aumento globale delle temperature.

Gli scienziati di ExxonMobil, secondo un articolo pubblicato recentemente dal The Guardian, negli anni ‘70 hanno equipaggiato una delle superpetroliere della compagnia con attrezzature all’avanguardia per misurare l’anidride carbonica nell’oceano e nell’aria, un primo esempio della massiccia ricerca scientifica sul clima del gigante petrolifero. Secondo il tabloid britannico, il gigante petrolifero Exxon ha privatamente “predetto correttamente e abilmente il riscaldamento globale” per poi passare decenni a spazzare via pubblicamente tale risultato per proteggere il proprio core business.

La palese ipocrisia di ExxonMobil sui cambiamenti climatici causati dall’uomo è stata denunciata nel 2015 da giornalisti investigativi che hanno ottenuto documenti aziendali interni. Questi materiali hanno dimostrato che l’azienda era a conoscenza del riscaldamento globale e delle sue cause già nel 1977.

La ricerca di Supran, Ramstorff e Oreskes

Gli esperti guidati da Jeffrey Supran, uno storico della scienza dell’Università di Harvard, hanno scoperto che ExxonMobil non solo sapeva che i combustibili fossili stavano guidando il cambiamento climatico decenni fa, ma ha anche fatto alcune delle previsioni sul riscaldamento globale tra le più accurate e coerenti dell’epoca.

Mentre i rapporti precedenti si sono concentrati sulle prove testuali delle conoscenze dell’azienda, Supran e due dei suoi coautori, il climatologo dell’Università di Potsdam Stefan Ramstorff e la storica della scienza di Harvard Naomi Oreskes, hanno presentato la prima revisione quantitativa dei primi dati numerici e grafici di ExxonMobil sulla climatologia.

Il nuovo studio di Supran e dei suoi colleghi è iniziato alcuni anni fa dopo che Ramstorff ha twittato un nuovo grafico dell’aumento della temperatura globale negli ultimi decenni, sovrapposto al grafico delle previsioni climatiche del 1982 di ExxonMobil.

L’interrogazione di Alexandria Ocasio-Cortez

La somiglianza tra le proiezioni climatiche di Exxon e ciò che è realmente accaduto è così sorprendente che la deputata Alexandria Ocasio-Cortez ha utilizzato il lavoro di Ramstorff per interrogare Martin Hoffert, uno scienziato del clima che ha lavorato come consulente per ExxonMobil, durante un confronto alla Camera nel 2019. Hoffert ha poi notato che lui ei suoi colleghi erano “scienziati straordinari” che hanno predetto con precisione la traiettoria del cambiamento climatico antropogenico.

Hoffert è ora professore emerito di fisica alla New York University, ma continua a parlare della sua esperienza con ExxonMobil, come molti altri scienziati che hanno svolto ricerche sul clima per l’azienda dagli anni ’70.

Il lavoro di Martin Offert per Exxon

Supran e colleghi fanno spesso riferimento al lavoro di Hoffert e colleghi nel loro nuovo studio, che si basa su un’analisi completa di 32 documenti interni creati dagli scienziati ExxonMobil tra il 1977 e il 2002, nonché su 72 pubblicazioni scientifiche sottoposte a revisione paritaria da parte di scienziati ExxonMobil tra 1982 e 2014.

I risultati mostrano le previsioni prevalentemente accurate di ExxonMobil sulle temperature superficiali medie globali e mostrano anche che la società “ha correttamente respinto la prospettiva di un’era glaciale in arrivo, ha previsto con precisione quando il riscaldamento globale indotto dall’uomo sarebbe stato rilevato per la prima volta e ha ragionevolmente stimato il bilancio del carbonio per mantenere il riscaldamento sotto i 2°C.”

I ricercatori hanno anche scoperto che le proiezioni climatiche presentate durante un briefing interno del 1982 intitolato “The Greenhouse Effect of CO2” sono state successivamente ampiamente diffuse tra la direzione di ExxonMobil ed etichettate come “informazioni riservate solo per uso aziendale autorizzato“.

Il vero scopo di Exxon

Supran osserva che Exxon è stata privatamente chiara sullo scopo del suo coinvolgimento nello studio sul clima, che era essenzialmente una combinazione di raccolta di informazioni e legittimità. Queste informazioni “sono state incorporate in una più ampia strategia aziendale per gestire le sfide dell’azienda alla potenziale minaccia del riscaldamento globale per i suoi interessi commerciali“. Lo scienziato è convinto che quando ExxonMobil, insieme all’intera industria dei combustibili fossili, ha lanciato una massiccia campagna per screditare la scienza del clima e gli scienziati alla fine degli anni ’80, era consapevole del consenso sul riscaldamento globale causato dall’uomo.

Supran ei suoi colleghi sperano che il loro lavoro possa aiutare a fornire responsabilità per le strategie ciniche utilizzate da ExxonMobil e organizzazioni simili che hanno deliberatamente offuscato le informazioni sui cambiamenti climatici. Il nuovo studio offre più terreno per azioni legali, movimenti politici e attivismo civico.

Sopowerful - raptech

Un miliardo di persone nel mondo vive quotidianamente senza elettricità, affrontando sfide difficilissime.

Con Raptech abbiamo deciso, per questo Natale 2022, di contribuire ad un’iniziativa in grado di generare un vero impatto positivo sulle persone più svantaggiate e abbiamo rivolto la nostra attenzione a Sopowerful Foundation.

Sopowerful è una non-profit con la mission ‘solar where it matters most’/’il solare dove conta di più’. La fondazione applica il fotovoltaico dove rende possibili elementi di vita essenziali come servizi di sanità, istruzione e accesso all’acqua.

Per ora lo sta facendo in Malawi, Tanzania e Libano, dove è già stata creata una differenza concreta per più di 80.000 persone al giorno d’oggi, attraverso il fotovoltaico.

L’obiettivo di Sopowerful è di impattare oltre 500.000 persone nel 2025, e siamo davvero contenti di poter far parte e contribuire a questo percorso.

Se anche tu vuoi fare la differenza, consulta il sito https://sopowerful.org/.

A breve ti aggiorneremo con i primi risultati del progetto che abbiamo intrapreso con Sopowerful, per adesso non ci resta che augurarti un sereno Natale con i tuoi cari!

tecnologie rinnovabili - www.raptech.it

La comunità mondiale vive attualmente in un’epoca di progressiva crisi energetica. Allo stesso tempo, a seguito dell’uso intensivo di fonti energetiche non rinnovabili per riscaldamento, veicoli, macchine, unità agricole e vari elettrodomestici, si forma nell’atmosfera un’enorme quantità di ossidi di carbonio, zolfo e azoto. Tutto ciò contribuisce all’aumento della temperatura della terra e della superficie dell’acqua, provoca inquinamento ambientale, piogge acide e stimola anche lo scioglimento intensivo dei ghiacci, l’innalzamento del livello degli oceani, l’inondazione di vaste aree terrestri, l’emergere di cicloni e uragani che coprono interi continenti.

Il cambiamento climatico globale sta spingendo singole aziende e interi paesi ad adottare misure per ridurre le proprie emissioni di CO2. Di conseguenza, le fonti energetiche rinnovabili stanno diventando sempre più popolari.

Ottenere energia da fonti rinnovabili è diventata una pratica comune solo di recente, ma sta già guadagnando popolarità a un ritmo rapido, diventando la fonte preferita di approvvigionamento energetico per un numero crescente di consumatori. Grazie alla riuscita combinazione di tendenze stimolanti e tendenze della domanda in aumento, facilmente osservabili nei paesi sviluppati e in via di sviluppo di tutto il mondo, l’energia solare-eolica compete con successo con l’energia tradizionale.

L’energia rinnovabile deriva da processi naturali che vengono costantemente reintegrati. Nelle sue varie forme, proviene direttamente dal sole, dal vento o dal calore generato nelle profondità della Terra. La definizione include elettricità e calore generati da energia solare, eolica, oceanica, idroelettrica, biomassa, geotermica, biocarburanti e idrogeno derivati da risorse rinnovabili.

L’energia solare sta diventando sempre più diffusa

Le fonti energetiche rinnovabili diventeranno il segmento in più rapida crescita dell’energia mondiale nei prossimi 20 anni. Entro il 2035, la loro quota nella produzione globale di elettricità aumenterà di circa una volta e mezza.

L’energia rinnovabile è legata a fenomeni naturali come la luce solare, il vento, le maree, e il calore geotermico, come spiega l’Agenzia internazionale dell’energia.

Se parliamo di tendenze, allora, in primo luogo, le fonti energetiche rinnovabili hanno praticamente raggiunto la parità prezzo-prestazioni rispetto a quelle tradizionali, sia nell’ambito delle reti energetiche centralizzate che al di fuori di esse. In secondo luogo, l’uso di centrali solari ed eoliche può aiutare a bilanciare il carico sulla rete elettrica. In terzo luogo, l’energia solare-eolica sta rafforzando i suoi vantaggi competitivi grazie allo sviluppo di nuove tecnologie.

Fattori abilitanti

Oggi non ci sono più ostacoli che per lungo tempo hanno rallentato l’introduzione attiva delle energie rinnovabili. La ragione di ciò sono tre fattori chiave: il rapido avvicinamento alla parità (grid-parity), la possibilità di un’integrazione economica e stabile delle reti energetiche e lo sviluppo di innovazioni tecnologiche.

Si pensava che generare energia dalla luce del sole e dal vento fosse un metodo troppo costoso che poteva essere applicato solo in alcuni mercati di nicchia. Tuttavia, ora queste fonti sono già avanti rispetto a quelle tradizionali in termini di costo dell’elettricità. Anche la loro produttività è in costante crescita. Le idee precedenti, cioè che l’uso di energia rinnovabile crea molti problemi ancora irrisolti con l’integrazione delle reti energetiche sono cambiate. In particolare, i progressi nell’integrazione dei sistemi di FER (Fonti Energia Rinnovabile) oggi non dipende più direttamente dallo sviluppo delle tecnologie di supporto. Al contrario, gli sviluppi innovativi vengono attivamente utilizzati nelle energie rinnovabili, consentendo alle FER di superare in popolarità le risorse energetiche tradizionali.

Il progresso delle tecnologie

La diffusione delle energie rinnovabili può essere accelerata da tecnologie innovative come l’automazione, l’intelligenza artificiale e la blockchain, nonché dall’introduzione di operazioni avanzate di gestione e produzione dei materiali. Tali innovazioni spaziano da quelle tecnologie che ottimizzano la produzione di energia e il funzionamento degli asset rinnovabili (automazione, tecnologie di produzione avanzate), a tecnologie che contribuiscono ad un uso più efficiente dell’energia rinnovabile, aumentano l’efficienza dell’energia rinnovabile sul mercato (blockchain) e l’utilizzo dimateriali avanzati per la produzione di pannelli solari e turbine eoliche (materiali avanzati). Tutte queste tecnologie rafforzano entrambe le tendenze di sviluppo, contribuendo a ridurre i costi e a integrare più efficacemente l’energia rinnovabile nella rete.

I produttori prevedono una crescita della domanda di energia solare-eolica e pertanto stanno investendo attivamente in queste nuove tecnologie.

La crescente domanda di energia rinnovabile è guidata da città, comunità, mercati emergenti e aziende che sono costantemente alla ricerca di fonti di energia a basso costo, ecologiche e affidabili. Grazie alle tendenze alla base del suo sviluppo, l’energia solare-eolica è ora posizionata in modo ottimale per soddisfare tutti questi requisiti.

Nuove frontiere

Recentemente, lo sviluppo dell’energia solare-eolica ha raggiunto nuove frontiere. Man mano che le fonti energetiche alternative raggiungono la parità di prezzo e prestazioni con le fonti tradizionali in tutto il mondo, dimostrano la capacità di migliorare l’efficienza delle reti energetiche e rafforzano la loro competitività con l’aiuto delle nuove tecnologie, le barriere e gli ostacoli alla loro implementazione stanno gradualmente scomparendo. L’energia solare ed eolica sono già tra le fonti di energia più economiche al mondo e hanno un notevole potenziale di ulteriore sviluppo, poiché le tendenze che contribuiscono a questo non sono state ancora pienamente realizzate. Il costo dell’energia rinnovabile continua a diminuire e l’integrazione di successo dell’energia rinnovabile è ben avviata, supportata dallo sviluppo di tecnologie che forniscono un’efficienza ancora maggiore e responsabilizzano le aziende.

pannelli solari - www.raptech.it

Le fonti di energia solare sono un insieme di tecnologie che convertono l’energia solare in energia elettrica o termica.

Cosa sono pannelli solari?

Per generare calore ed elettricità dalla radiazione solare, vengono utilizzate apparecchiature speciali note come pannelli solari. Secondo il principio del lavoro, si dividono in: fotovoltaici e collettori termici.

Nella prima tipologia, fotovoltaico, luce e raggi infrarossi vengono immediatamente convertiti in energia elettrica. Ciò è possibile grazie alle proprietà semiconduttrici del silicio e di alcuni composti chimici. Quando la luce colpisce una cella del pannello solare, si genera una differenza di potenziale e, grazie alle giunzione p-n si crea una corrente elettrica. Le singole celle collegate in serie consentono di aumentare la tensione di uscita. Pertanto, sono chiamati pannelli solari, cioè composti da un numero di elementi identici.

I collettori solari hanno, invece, un vettore di calore liquido che assorbe la radiazione infrarossa, si riscalda, si espande e circola in un sistema chiuso. Possono utilizzare: acqua, oli minerali, soluzioni saline.

Il liquido di raffreddamento riscalda l’acqua per il riscaldamento e le esigenze domestiche o industriali, oppure fa girare le pale di turbine che generano elettricità.

Tipi di pannelli solari e loro applicazione

Una tipologia molto comune e popolare di pannelli solari è rappresentata dai pannelli solari realizzati in silicio monocristallino.

Sono ottenuti colando cristalli di silicio di elevata purezza, in cui la massa fusa solidifica al contatto con il seme di cristallo. Nel processo di raffreddamento il silicio solidifica gradualmente sotto forma di colata cilindrica di un monocristallo di 13-20 cm di diametro, la cui lunghezza raggiunge i 200 cm Il lingotto così ottenuto viene tagliato in foglie di 250-300 micron di spessore. Tali elementi hanno un’efficienza maggiore rispetto agli elementi prodotti con altri metodi, l’efficienza può raggiungere fino al 19%, grazie allo speciale orientamento degli atomi del monocristallo, che contribuisce alla crescita della mobilità degli elettroni. Il silicio è percorso da una griglia di elettrodi metallici. Tradizionalmente, i moduli monocristallini sono inseriti in un telaio in alluminio e rivestiti con vetro antiurto. Il colore delle fotocellule monocristallo è blu scuro o nero.

I pannelli solari sono affidabili, durevoli (durata fino a 50 anni) e facili da installare, poiché non contengono parti mobili. I pannelli solari possono essere utilizzati dove l’alimentazione convenzionale non funziona bene e ci sono molte giornate di sole.

I pannelli solari realizzati con celle fotovoltaiche monocristalline sono più efficienti, ma anche più costosi per watt. La loro efficienza è generalmente compresa tra il 14 e il 19%.

Tipicamente, gli elementi monocristallini hanno la forma di poligoni, che difficilmente possono riempire l’intera area del pannello senza lasciare zone non efficienti. Di conseguenza, la potenza specifica del modulo  solare è leggermente inferiore alla potenza specifica della sua singola cella.

Celle solari in silicio policristallino

Un’alternativa al silicio monocristallino è il silicio policristallino. Ha un costo inferiore. I cristalli al suo interno sono ancora aggregati, ma hanno una forma e un orientamento diversi. Questo materiale, rispetto ai singoli cristalli più scuri, ha un colore blu brillante. Il miglioramento del processo produttivo di elementi di questo tipo oggi consente di ottenere componenti le cui caratteristiche sono solo leggermente inferiori nelle prestazioni elettriche a un cristallo singolo.

I pannelli solari a film sottile

Le tecnologie a film sottile consentono di realizzare un pannello più economico in termini di costo di produzione. Questa circostanza rende i pannelli di pellicola più attraenti per la costruzione di grandi impianti per generare elettricità dalla luce solare, quando non ci sono limiti progettuali dovuti alla scarsità di superficie a disposizione, sebbene il costo dei pannelli a film sottile sia basso, occupano un’area molto più ampia (2,5 volte) rispetto ai pannelli mono e policristallini a causa della minore efficienza. L’installazione è possibile non solo a terra o sul tetto, ma anche sulle superfici laterali degli edifici.

I pannelli a film sottile funzionano piuttosto bene anche con radiazione solare diffusa, per cui la potenza totale generata all’anno può essere maggiore rispetto ai tradizionali pannelli solari cristallini. Il film sottile è un modo molto più conveniente per generare energia e può superare i monocristallini in climi nebbiosi e nuvolosi o in settori in cui l’aria è polverosa o ricca di altre particelle.

I pannelli a film sottile posso essere realizzati con silicio amorfo oppure con tellururo di cadmio (CdTe).

Pannelli solari basati su CIGS

CIGS è un semiconduttore composto da rame, indio, gallio e selenio. Anche questo tipo di celle solari è realizzato utilizzando la tecnologia a film sottile, ma rispetto ai pannelli al tellururo di cadmio ha un’efficienza maggiore, la sua efficienza raggiunge il 15%.

I potenziali acquirenti di pannelli solari spesso si chiedono se l’uno o l’altro tipo di moduli fotovoltaici saranno in grado di fornire la potenza necessaria. Qui dobbiamo capire che l’efficienza dei pannelli solari non influisce direttamente sulla quantità di energia generata dall’installazione.

La stessa potenza dell’intero impianto può essere ottenuta utilizzando qualsiasi tipo di pannello solare, tuttavia, moduli fotovoltaici più efficienti occuperanno meno spazio e richiederanno un’area più piccola per ospitarli. Ad esempio, se occorrono circa 8 mq per produrre un kW di potenza usando silicio monocristallino, serviranno invece circa 20mq utilizzando pannelli di silicio amorfo.

I dati mostrano che l’energia solare è un settore promettente: negli ultimi 10 anni la capacità globale degli impianti fotovoltaici è aumentata di oltre 17 volte. I vantaggi sono evidenti: energia pulita con emissioni di gas serra praticamente pari a zero, sicurezza per l’uomo e per l’ambiente, autonomia operativa, indipendenza dai fornitori di energia e risparmio.

Il sole è una fonte di energia alternativa inesauribile. Ogni ora il nostro pianeta riceve più energia di quanta ne usi l’umanità in un anno. Ma come convertirla? A questo servono gli impianti fotovoltaici.

 

Come funziona un pannello solare

Nonostante la semplicità esterna del dispositivo, il principio di funzionamento di un tale dispositivo elettrico è piuttosto complicato. Si basa sull’effetto fotoelettrico, che si ottiene utilizzando celle fotovoltaiche. I pannelli solari raccolgono i raggi dalla nostra stella. Cadono sullo strato fotovoltaico. Queste celle sono prodotte con due strati di silicio modificati chimicamente. Quando i fotoni della luce solare raggiungono la superficie, questi elettroni acquisiscono la capacità di muoversi, creando un flusso che produce una corrente elettrica.

La luce solare provoca il rilascio di elettroni dai due strati. Gli elettroni del secondo strato occupano lo spazio lasciato libero dal primo strato. C’è un movimento costante di elettroni, che porta alla formazione naturale di tensione sul circuito esterno. Di conseguenza, uno degli strati fotovoltaici acquisisce una carica negativa e il secondo diventa positivo.

Successivamente, l’inverter converte la corrente da CC a CA.

Ogni cella genera una piccola quantità di energia e un pannello è generalmente composto da 36-72 celle fotovoltaiche. Collegando tra loro più pannelli si realizza un impianto fotovoltaico. Da otto a dieci pannelli sono sufficienti per alimentare una piccola casa. Tuttavia, queste statistiche sono ovviamente influenzate da alcuni fattori come l’efficienza dei pannelli, la quantità di luce solare nella regione e il fabbisogno energetico della residenza stessa.

Il processo di conversione della luce solare in energia elettrica inizia nella cosiddetta cella fotovoltaica. È importante notare che i pannelli solari fotovoltaici generano elettricità sotto forma di corrente continua, il che significa che l’elettricità deve passare attraverso un inverter per convertirla in corrente alternata, che è comunemente usata negli edifici, negli elettrodomestici, nelle prese e nelle lampadine.

 

Collegamento dei pannelli solari

L’efficienza e il corretto funzionamento dei pannelli solari dipendono non solo dalla loro tipologia, potenza, ma anche dall’installazione e dal collegamento. È necessario sviluppare lo schema corretto per il collegamento di tutti gli elementi della centrale elettrica e selezionare correttamente il luogo per l’installazione dei pannelli solari.

Tutti i pannelli devono poi essere collegati in parallelo-serie. Questo tipo di connessione consente di garantire la massima efficienza delle apparecchiature.