
Agrovoltaico in Italia: situazione e prospettive
Introduzione
L’agrovoltaico sta prendendo piede in Italia e consiste nell’utilizzo integrato di moduli fotovoltaici su coltivazioni agricole. L’obiettivo principale dell’agrovoltaico è quello sia di soddisfare le richieste energetiche degli agricoltori, per l’alimentazione di attrezzature aziendali, che la produzione di energia elettrica. L’agrovoltaico consente infatti al produttore agricolo di aumentare i suoi profitti, grazie al risparmio sui costi energetici ed alla possibilità di sfruttare incentivi fiscali che possono supportare l’investimento iniziale.
Dall’introduzione del primo impianto fotovoltaico a fini agricoli nel 2009, l’Italia ha avuto un ruolo attivo nello sviluppo dell’agrovoltaico. Il governo ha promosso la diffusione di politiche ambientali e incentivi fiscali per favorire la diffusione della tecnologia. Dal 2009 ad oggi, ci sono state significative evoluzioni in termini di tecnologia dell’agrovoltaico, con l’introduzione di nuove soluzioni innovative che stanno contribuendo a migliorare l’efficienza di tali impianti.
Le sfide dell’agrovoltaico sono principalmente legate ai costi iniziali associati all’installazione di impianti fotovoltaici. Questi costi possono essere ridotti grazie a finanziamenti e sussidi, ma anche per mezzo di incentivi fiscali che possono sostenere l’investimento iniziale.
Vantaggi dell’agrovoltaico
L’agrovoltaico è una forma di energia rinnovabile che offre molti vantaggi sia economici che ambientali. Prima di tutto, può aiutare a ridurre significativamente l’inquinamento ed è un modo per le aziende agricole di produrre energia pulita per alimentare le loro attività. Inoltre, può aiutare a risparmiare denaro a lungo termine grazie ai bassi costi di mantenimento e all’efficienza energetica che offre.
L’energia rinnovabile è una risorsa inesauribile che può essere prodotta in modo efficiente ed ecologico ed è più economica rispetto alle fonti di energia tradizionali come petrolio e carbone. Questo significa che le aziende agricole possono usarla in modo sostenibile senza sacrificare la qualità dell’aria o dell’ambiente.
Inoltre, l’agrovoltaico può essere usato come metodo per aumentare i profitti. Grazie alla legge italiana che prevede incentivi fiscali per l’installazione di impianti fotovoltaici, molti produttori agricoli possono beneficiare di incentivi sulla produzione di energia. Inoltre, l’energia rinnovabile prodotta da questi impianti può essere venduta ad altri utenti, il che consente di aumentare i profitti delle aziende agricole.
Infine, l’agrovoltaico può essere un mezzo per contribuire alla sostenibilità ambientale. L’energia rinnovabile prodotta da questi impianti può sostituire l’energia da fonti non rinnovabili come petrolio e carbone, contribuendo così a ridurre le emissioni di gas serra nell’atmosfera. Con l’agrovoltaico le aziende agricole possono contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile nel loro territorio.
Sfide dell’agrovoltaico
Le sfide principali associate all’agrovoltaico in Italia sono i costi iniziali associati all’installazione di impianti fotovoltaici, l’ottenimento di finanziamenti e incentivi, e quanto tempo ci vorrà per recuperare i costi.
I costi iniziali dell’agrovoltaico possono essere piuttosto elevati. Per installare un impianto di energia solare, è necessario acquistare o affittare un terreno agricolo adatto, acquistare una serie di componenti per l’impianto, e pagare per l’installazione. Inoltre, la manutenzione di un impianto agrovoltaico richiede competenze specialistiche.
Anche ottenere finanziamenti può essere una sfida. La maggior parte delle banche e delle assicurazioni non offre ancora finanziamenti specifici per l’agrovoltaico, il che significa che i produttori agricoli devono cercare altri mezzi di finanziamento o fare affidamento sugli incentivi governativi.
Infine, il recupero dei costi iniziali può richiedere tempo. I produttori agricoli possono trarre profitti dall’agrovoltaico grazie all’energia prodotta, dalla vendita e dalla riduzione delle bollette energetiche. Tuttavia, potrebbe essere necessario attendere diversi anni prima che l’investimento iniziale inizi a produrre un ritorno.
Leggi e incentivi fiscali
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede 1,1 miliardi di euro finalizzati allo sviluppo dell’agrovoltaico, con l’obiettivo di installare almeno 1,04 GW di impianti agrivoltaici entro il 30 giugno 2026.
Le risorse disponibili per gli incentivi agrovoltaici sono molteplici. Il programma prevede l’erogazione di finanziamenti a tassi agevolati. Tali finanziamenti possono essere utilizzati per coprire fino al 70% dei costi di installazione dell’impianto e fino al 40% dei costi di gestione dell’impianto. Sono inoltre disponibili incentivi monetari per l’acquisto di materiali da costruzione e attrezzature specializzate.
Il programma prevede anche una serie di linee guida per l’applicazione degli incentivi agrovoltaici. I proprietari di terreni agricoli devono presentare una domanda per ottenere l’accesso al programma di incentivazione. Le domande devono essere accompagnate da documentazione specifica, tra cui documentazione tecnica relativa all’impianto, una stima dei costi e una descrizione dettagliata dell’impianto. I progetti devono inoltre soddisfare i requisiti di ammissibilità previsti dal programma:
- Requisito A: l’impianto favorisce l’integrazione tra l’attività agricola e la produzione di energia e valorizza il potenziale produttivo di entrambi i sistemi;
- Requisito B: durante la sua operatività, l’impianto agrovoltaico deve essere gestito in modo da consentire la produzione contemporanea e coerente di energia elettrica e prodotti agricoli;
- Requisito C: l’impianto deve utilizzare soluzioni integrate innovative;
- Requisito D: il sistema deve essere dotato di un sistema di monitoraggio per valutare l’impatto sulle colture, il risparmio idrico, la produttività agricola per diverse tipologie di colture
- Requisito E: l’impianto deve essere dotato di un sistema di monitoraggio che, oltre a soddisfare l’esigenza D, permette di valutare fattori come il recupero della fertilità del suolo, il microclima e la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici
Il programma prevede che i pagamenti degli incentivi vengano effettuati entro sei mesi dalla data di presentazione della domanda. Gli incentivi vengono erogati in base a una soglia minima e massima.
L’incentivo prevede una percentuale in contanti del 20% dell’investimento iniziale, fino ad un massimo di 5 milioni di euro, erogata sotto forma di sovvenzione. Il finanziamento è concesso in forma di rimborso sui costi reali, sostenuti nell’arco di due anni, e deve essere utilizzato per la realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Per accedere al programma di incentivazione, è necessario che la superficie della terra su cui verrà installato l’impianto sia almeno pari alla superficie dell’impianto, e che la terra sia di proprietà dell’impresa beneficiaria dell’incentivo. L’impianto deve essere progettato e realizzato in conformità ai requisiti di sicurezza e regolamentazione previsti dal codice italiano delle energie rinnovabili.
Le aziende che si qualificano per l’incentivo devono presentare una richiesta di finanziamento, incluso un piano di spesa dettagliato, e la documentazione necessaria per dimostrare di soddisfare i criteri di ammissibilità.
Le soglie di incentivo previste dal programma di incentivazione Agrovoltaico Italia 2023 vanno da un minimo di 500 mila euro ad un massimo di 5 milioni di euro.